COSA SIGNIFICA FARE UN TREKKING ZAINO IN SPALLA?
In un viaggio a piedi zaino in spalla il partecipante è responsabile del trasporto del proprio bagaglio, che, appunto, sarà uno zaino da trekking/backpacking. Normalmente lo zaino sarà da 60L ma i viaggiatori più minimali riescono a fare viaggi zaino in spalla di 10 giorni anche con zaini da 30L. Questi viaggi sono normalmente viaggi trekking di montagna dove, ovviamente non c’è la possibilità di effettuare un servizio di trasporto bagagli.
Il significato delle varie possibilità e tipologie dei viaggi a piedi è cambiato non poco nel tempo, soprattutto negli ultimi decenni, basti pensare a quanto la parola trekking, come descritto nella sezione “trekking” appunto, abbia assunto significati anche opposti a quello originario.
I viaggi a piedi con lo zaino in spalla possono essere a oggi suddivisi in due categorie: il trekking e il Backpacking. Quest’ultimo deve il suo nome più che all’escursionismo, ai giovani che negli anni ’60 viaggiavano con lo zaino in spalla facendo l’autostop.
Nell’escursionismo, oggi però il backpacking rappresenta la forma più “libera” di cammino, ovvero quello realizzato in completa autonomia, portando con se la tenda, il cibo, il fornellino eccetera. Ne deriva che questa tipologia di cammino è fondamentalmente realizzata in ambiente selvaggio, dove quindi non si incontrano strutture ricettive di appoggio.
Il trekking, nell’accezione più pura del termine che oggi si può dare, nonostante le sue grandi distorsioni, è sempre itinerante e con lo zaino in spalla, ma prevede che la notte sia in strutture ricettive come hotel, pensioni, locande, campeggi (bungalow), agriturismi, ostelli. Questo non vuol dire che saranno sempre presenti tutti i confort, è possibile infatti che nello zaino ci siano da portare il sacco a pelo e gli asciugamani, per esempio E’ anche possibile che le cene siano in autonomia invece che al ristorante.
Per alcuni trekking la scelta dello zaino in spalla può essere l’unica possibile perché, per esempio camminando in montagna di rifugio in rifugio, non è realizzabile il trasporto del bagaglio con l’auto per mancanza di collegamenti stradali. Talvolta, ma raramente in Italia, questo è possibile con gli asini però.
Tuttavia, anche li dove il trasporto del bagaglio è possibile, la scelta dello zaino in spalla viene fatta per due motivi principali:
il primo è di tipo ecologico, evitando quindi l’impiego di mezzi quali taxi o comunque di altri mezzi a motore.
Il secondo risiede nella ricerca dell’essenzialità, di portare con sé solo il necessario, l’indispensabile. Questa scelta è più di tipo filosofico, è una esperienza che, nel tempo, può alleggerire anche la quotidianità una volta tornati a casa.