Il Trekking lungo il Cammino dei Briganti in Abruzzo in un territorio poco urbanizzato con splendidi paesaggi di boschi di querce e faggi, pascoli aperti e incontri con gli abitanti che ci riempiranno il cuore.
Il Trekking lungo il Cammino dei Briganti in Abruzzo in un territorio poco urbanizzato con splendidi paesaggi di boschi di querce e faggi, pascoli aperti e incontri con gli abitanti che ci riempiranno il cuore.
L'Alta Via 1 in Dolomiti è un classico trekking itinerante. In sette giorni di cammino effettivo andremo dal Lago di Braies a San Vito di Cadore rimanendo quasi tutti i giorni sopra i 2000 metri e pernottando in rifugi collocati in posizioni meravigliose sulle fantastiche Dolomiti. L'Altopiano di Fanes, il Lagazuoi, le Tofane, le Cinque Torri, l'Averau, il Nuvolau, l'altopiano di Mondeval, il Pelmo sono una piccola parte delle montagne che ci accoglieranno con la loro superba bellezza. Avremo anche modo di visitare musei all'aperto dedicati alla grande guerra. Ogni sera ci rifocilleremo con una ottima cucina tradizionale negli accoglienti rifugi dove non ci faremo mancare nulla, neanche una "gara delle torte"...
Il trekking da Nizza a Sanremo è un viaggio a piedi sospesi tra il Mediterraneo e le Alpi in un entroterra selvaggio e bellissimo.
Da Piazza della Signoria a Piazza del Campo. La Via Romea del Chianti, che congiunge Firenze a Siena, non è una trovata pubblicitaria dell'ufficio del turismo della Toscana, ma un vero percorso storico, ricco di testimonianze del passaggio di pellegrini, documentato dall’esistenza di antichi ricoveri. Portato alla luce dall'ottimo lavoro di un gruppo di volontari dell'Associazione “Comunità Toscana Il Pellegrino”, attraversa il cuore della regione in uno dei più bei paesaggi d’Italia: il Chianti.
A spass per lou viol, nelle Alpi Cozie, Un trekking sul sentiero occitano in Piemonte immerso in un ambiente naturale alpino fra i più belli e meglio preservati del Piemonte. Rimasta isolata dai grandi flussi turistici, la Val Maira negli ultimi anni ha investito in un turismo sostenibile offrendo agli escursionisti servizi di qualità. Non avendo uno sbocco stradale verso la Francia e nessun impianto da sci, è rimasta praticamente intatta. Uno dei punti forti è la lingua d’oc, parlata in una vasta regione che si estende dalla Catalogna spagnola al sud della Francia, fino a qui. Ci aspettano accoglienti locande occitane, cuochi che conoscono i segreti della cucina tradizionale (Rolando), la storia dei vecchi mestieri (degli acciugai per esempio), la musica, la storia e l’arte della valle, con alcuni gioielli come la chiesa di Elva con gli affreschi cinquecenteschi di Hans Clemer. Ci aspettano antichi borghi di pietra, chiese e santuari e la bellezza naturale dell’altopiano della Gardetta con marmotte e stelle alpine. Nel 2022 sono 17 anni che accompagno questo viaggio.
L'Alta Via 1 risponde a una logica naturale, in quanto percorre il cuore stesso delle Dolomiti secondo un asse orientato da nord a sud, ponendoci in contatto con una grande varietà di ambienti naturali e umani. Dall’ambiente della Val Pusteria, così ricco di influssi tirolesi, si passa alle zone ladine della Val Badia e dell’Ampezzano: traverseremo montagne famose in tutto il mondo, quali le Tofane o il Pelmo, senza mai utilizzare mezzi meccanici, scoprendo passo dopo passo il fascino di percorsi all’ombra delle cime, sempre estranei a una visione consumistica dell’ambiente alpino che ne ha purtroppo snaturato alcuni aspetti. Il percorso rimane sempre in quota e i pernottamenti in tutti Rifugi sopra i 2000 m. Se le condizioni lo permetteranno, potremo anche salire alcune cime e/o passare un pomeriggio a oziare sull’Altipiano del Mondeval.
Dolomiti con le ciaspole. La Val Canali è una delle valli più tipiche dell'intero panorama dolomitico, accesso sudorientale al gruppo delle Pale al confine col Veneto. Alloggiati in una comoda, accogliente struttura, ogni giorno andiamo con le racchette da neve (ciaspole), per boschi, vie innevate nei dintorni e sull'altopiano delle Pale. Le specialità gastronomiche del Trentino e la calda accoglienza della famiglia che gestisce da decenni l'albergo, sono un ulteriore invito a provare la montagna, cominciando dalle silenziose Dolomiti, anche d'inverno.
La Valle Maira in inverno? Un sogno. La densità di popolazione è uguale a quella della Groenlandia. Le gite con le ciaspole permettono di scoprire le tracce degli animali sulla neve (e magari verificare se davvero è arrivato il lupo in valle). E le passeggiate senza racchette ci conducono a chiese, santuari e antichi borghi in pietra (tra i tanti piccoli gioielli la chiesa di Elva) con le loro storie e l’arte della valle. Andiamo alla scoperta della lingua Occitana e della storia e cultura della valle con Donatella Guerrini.
Il primo giorno camminiamo sul Sentiero dei Doganieri, il secondo e terzo giorno percorriamo il Trekking del Desert des Agriates in Corsica. Quattro giorni di immersione nella natura straordinaria della Corsica con la comodità di dormire sempre nello stesso albergo camminando con lo zaino leggero.
Trekking Alta Via 2 in Dolomiti. Dal Passo Pordoi al Passo Cereda nel Bellunese, una cavalcata nel Parco di Paneveggio e delle Pale di San Martino in ambienti intatti e molto vari tra di loro. Non solo roccia ma anche pascoli e boschi di abeti e larici. La guida ha studiato un percorso sulla falsariga del tracciato originale dell'Alta Via 2 privilegiando l'aspetto escursionistico e naturalistico. Il viaggio è per escursionisti allenati con notevoli dislivelli sia in discesa che in salita ma i rifugi e l'albergo che incontriamo sono sempre molto confortevoli e si mangia benissimo. Ci potremo anche concedere il relax di una sauna in una delle strutture. Tra le valli che attraversiamo: la Val Venegia utilizzata come location nel film Mirka di Rachid Benhadj e la selvaggia Val Canali dove passò molti dei suoi giorni l'orso Dino.
Trekking in Val Maira: A spass per lou viol, nelle Alpi Cozie, Un trekking sul sentiero occitano in Piemonte immerso in un ambiente naturale alpino fra i più belli e meglio preservati del Piemonte. Rimasta isolata dai grandi flussi turistici, la Val Maira negli ultimi anni ha investito in un turismo sostenibile offrendo agli escursionisti servizi di qualità. Non avendo uno sbocco stradale verso la Francia e nessun impianto da sci, è rimasta praticamente intatta. Uno dei punti forti è la lingua d’oc, parlata in una vasta regione che si estende dalla Catalogna spagnola al sud della Francia, fino a qui. Ci aspettano accoglienti locande occitane, cuochi che conoscono i segreti della cucina tradizionale (Rolando), la storia dei vecchi mestieri (degli acciugai per esempio), la musica, la storia e l’arte della valle, con alcuni gioielli come la chiesa di Elva con gli affreschi cinquecenteschi di Hans Clemer. Ci aspettano antichi borghi di pietra, chiese e santuari e la bellezza naturale dell’altopiano della Gardetta con marmotte e stelle alpine. Nel 2023 sono 18 anni che accompagno questo viaggio.
Il Cammino della Setteponti è nato nell'inverno del 2016 da una idea di promozione sostenibile del territorio. Sandro Fabrizi blogger di la Mia Bella Toscana.it ha ricercato un percorso adatto ai camminatori, parallelo alla Strada dei Sette Ponti, l'antica Cassia Vetus che univa Fiesole ad Arezzo.Si cammina tra i terrazzamenti di ulivi su antica viabilità attraversando paesi ricchi di storia e bellissime Pievi. Camminare insieme ai nostri amici a quattro zampe rinforza il nostro rapporto con loro e ci permetterà di affrontare situazioni sempre diverse coadiuvati dall'educatrice cinofila. I pernottamenti a mezza pensione saranno tutti nello stesso agriturismo, La guida vive nella zona da molti anni.
Trekking nelle Valli Valdesi del Piemonte. In Val Pellice si è svolta la particolare vicenda del popolo Valdese. La presenza dei Valdesi ha determinato in modo fondamentale la storia e l'identità della valle facendone luogo di battaglie ideali per la libertà di coscienza e conferendole quel carattere pluriconfessionale che la rende unica in Italia. Una storia da scoprire: nel 1686 il duca di Savoia Vittorio Amedeo II, alleato del Re Sole emanò l'editto che vietava il culto valdese nei suoi territori. Dopo l'eccidio che si scatenò, molti sopravvissuti, non accettando di conformarsi alla religione cattolica, ripararono in Svizzera. Nell'agosto 1689, avvenne il Glorioso Rimpatrio: il pastore Arnaud condusse un piccolo esercito di 972 uomini dal lago di Ginevra verso le valli valdesi attraversando la Savoia per 200 chilometri e scavalcando passi oltre i 2.500 metri d'altezza. IValdesi arrivarono in Val Pellice, a Bobbio, e nella vicina Sibaoud pronunciarono un solenne giuramento. Ogni sera la Guida vi leggera il racconto della giornata corrispondente alla tappa, dal libro del pastore e condottiero Henry Arnaud.
Da Piazza della Signoria a Piazza del Campo. La Via Romea del Chianti, che congiunge Firenze a Siena, non è una trovata pubblicitaria dell'ufficio del turismo della Toscana, ma un vero percorso storico, ricco di testimonianze del passaggio di pellegrini, documentato dall’esistenza di antichi ricoveri. Portato alla luce dall'ottimo lavoro di un gruppo di volontari dell'Associazione “Comunità Toscana Il Pellegrino”, attraversa il cuore della regione in uno dei più bei paesaggi d’Italia: il Chianti.
Dalla Val Pusteria al Cadore alla Valle del Piave, attraversando massicci dai nomi noti a zone particolarmente selvagge. In questi luoghi capita di camminare per ore accompagnati dai branchi di camosci che ti osservano dall'alto delle cenge. E' un variare continuo del paesaggio, un passaggio dal verde ridente dei pascoli al bianco grigio rosa della dolomia, su cui albe e tramonti stendono una tavolozza di sfumature calde infinite. Chi è stato “dentro” un tramonto tra le pareti imponenti della Croda Rossa, sotto le roccaforti del Sorapis, che si stagliano come un ricamo sul cielo indaco, non lo dimentica più. Cammineremo tra le vestigia della Grande Guerra e scopriremo il fascino più segreto e nascosto di queste montagne, il loro lato meno accessibile, appartato, lontano dai flussi turistici: quello in cui il fragile e delicato equilibrio dell'ambiente dolomitico non è ancora ferito dai rumori e dal cemento.